5 anni dopo…
8° CapitoloMattina – Hotel Excelsior (Piombino)(
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Sonia: Siamo arrivati… è questo!
Caterina: Certo che Laura non poteva scegliere posto migliore per sposarsi!
Marco: A dire il vero, io mi sto ancora chiedendo come le sia venuto in mente di invitarci tutti…
Caterina: Marco, ma che dici? E’ stato un gesto carinissimo…
Marco: Ma certo, anche io lo apprezzo… ma sai a cosa mi riferisco!
Caterina: In effetti, dopo il modo brusco con cui ci siamo lasciati ricevere l’invito ha sorpreso molto anche me…
Sonia: Ragazzi, capisco il vostro stupore… anche Laura era molto indecisa, ma io durante tutti questi anni le ho sempre parlato di voi e visto che le mancavate moltissimo le ho suggerito di invitare anche voi!
Marco: Hai fatto bene… mi spiace solo per Antonio!
Sonia: Non potevamo mica lasciarlo da solo in caserma… e poi, sono passati cinque anni, vedrai che ci avranno messo entrambi una pietra sopra!
Caterina: Speriamo! Piuttosto… dove l’hai lasciata la tua dolce metà?
Sonia: Mi sembrava strano che non me l’avessi ancora chiesto! Comunque Carlo ha detto che ci avrebbe raggiunti domani… non gli hanno concesso la giornata di permesso per oggi!
Marco: E tu ti fidi a lasciare uno come Prosperi da solo una giornata intera?
Sonia: A dire il vero no… ma sono sicura che dovrà lavorare tutto il tempo quindi sono un po’ più tranquilla!
Caterina: Ah, ecco che arrivano papà e tutti gli altri…
Sembrava una vera processione… Ancora due automobili, una dopo l’altra, si fermarono nel parcheggio dell’hotel.
Bruno: Un albergo di lusso a quattro stelle! Si tratta bene la ragazza…
Sonia: Ve l’ho detto, lo sposo è un gioielliere!
Bruno: Ah, ecco…
Barbara: Io preferisco comunque le piccole chiesette di campagna e il matrimonio con pochi intimi!
Disse, guardando complice il marito e ricordando la loro cerimonia di nozze…
Intanto, dall’altra auto scesero Gabriele, Antonio che teneva per mano il piccolo Antonio e Mira che portava in braccio la piccola Lisa.
Marco: Toglimi una curiosità, Sonia… C’è qualcos’altro che devi dirci che noi non sappiamo?
Sonia: Beh… ce l’hai due ore di tempo?
Marco: Spiritosa!
Mira: Dai, Marco… è normale che lei sappia molte più cose di noi! E’ l’unica che è rimasta in contatto con Laura in questi anni… Io e Caterina l’abbiamo sentita giusto un paio di volte per telefono…
Sonia: Su, forza… non perdiamoci in chiacchiere. Siamo tutti, no?
Gabriele: Allora… Comandante e consorte ci sono, Giacomo e Gioia ci raggiungono direttamente domenica, Carlo domani, Marco e Caterina che ormai con quel pancione conta per due ci sono, Antonio non parla ma c’è, noi quattro eccoci qua, tu ci sei…
Sonia: Ok, ok… ho capito! Ci siamo proprio tutti… Allora non ci resta che entrare!
Bruno: Ti seguiamo…
Sonia si diresse verso l’entrata dell’hotel, seguita a ruota da tutto il gregge… Solo una persona era rimasta immobile, a fissare l’imponente costruzione davanti a lui. Quello era il luogo dove “lei” si sarebbe sposata. Non osava nemmeno pronunciare il suo nome. Avrebbe pagato chiunque per farsi dire chi lo aveva convinto ad accettare l’invito rivolto genericamente a tutta la caserma di Città della Pieve dei bei tempi andati… Ma cosa diavolo ci faceva lì?
Gabriele si fermò un attimo e si girò indietro a guardare quello che negli anni era rimasto sempre un fedele amico, un fratello acquisito… Chiamò il figlio e gli sussurrò qualcosa nell’orecchio, poi il bambino corse verso quella persona che gli piaceva chiamare affettuosamente “zio”.
Antonio fu risvegliato dal suo stato di catalessi da Antonio Jr. Gli sorrise, lo prese in braccio e raggiunse Gabriele e gli altri… Ma nella sua mente continuava a domandarsi… Cosa diavolo ci faccio qui?
Credits: Skye Sweetnam - Tangled Up In Me